Questa è una bella storia di ambizione e di sogni che si intrecciano. Tutto ha avuto inizio al bar Saltarelli, un piccolo locale nel cuore del porto di Livorno, sempre pieno di viaggiatori, trasportatori e personaggi di ogni sorta.
Era una calda giornata di agosto del 2024 quando Andrea, un giovane ventenne, stava lavorando dietro il bancone del bar di famiglia. Nonostante la sua giovane etĂ , Andrea era giĂ noto per il suo spirito ambizioso e la voglia di guardare oltre i confini della sua cittĂ natale.
Quel giorno, tra i clienti abituali e i turisti di passaggio, entrano nel bar due persone il cui accento tradiva le loro origini trentine. Affascinato dalla loro parlata e desideroso di ampliare i suoi orizzonti, Andrea si avvicina a loro, curioso di conoscere le storie di chi viene da lontano.
Tra una chiacchiera e l’altra, Andrea si lascia trasportare dall’idea della vita in montagna. Con una spontaneità tipica della sua età , chiede ai due trentini se conoscono un rifugio in montagna che potrebbe essere dato in gestione, forse sognando già di far parte di quel mondo di boschi, vette e sentieri innevati.
“Sorprendentemente, i due sconosciuti non solo ascoltano con interesse, ma raccontano anche di un luogo speciale: il rifugio Malga Zambana, nascosto tra le montagne del Trentino, che cerca qualcuno in grado di riportarlo alla sua antica gloria.”
Un posto immerso nella natura, lontano dal caos della città , ideale per chi cerca tranquillità e un contatto autentico con l’ambiente montano. Andrea, colpito dall’idea, non ci pensa due volte e inizia a immaginare come trasformare quel rifugio in una meta per escursionisti e appassionati di natura.
Così nasce il progetto di apertura del rifugio Malga Zambana, un’idea nata per caso, in un bar di porto in una giornata d’estate...